Contratto Sanità: aumenti in busta paga e stop ai turni notturni per chi ha più di 60 anni
Boccata d’ossigeno per 581mila professionisti della Sanità pubblica. Domani, all’ora di pranzo, sarà firmato definitivamente il contratto nazionale 2022-2024 per infermieri, ostetriche, operatori socio-sanitari, tecnici e personale amministrativo del Servizio sanitario nazionale.
L’intesa, già approvata dalla Corte dei Conti, prevede aumenti medi di 172 euro lordi al mese e arretrati tra 900 e 1.270 euro, che saranno versati a novembre. Incrementi anche per le indennità di pronto soccorso (+16,91 euro), specificità infermieristica (+3,38 euro) e tutela del malato (+1,45 euro).
Tra le novità più attese, lo stop ai turni notturni per il personale over 60, misura destinata a migliorare le condizioni di lavoro. Previsto inoltre che le spese legali per operatori aggrediti siano coperte dalle aziende sanitarie.
Il nuovo Ccnl introduce anche limiti più rigidi alla “pronta disponibilità” e apre alla donazione di ferie tra colleghi. Dopo la firma, partirà il tavolo per il triennio 2025-2027, con un ulteriore aumento previsto del 6,9%.
Un segnale concreto — dopo mesi di tensioni sindacali — che punta a restituire dignità e sicurezza a chi ogni giorno tiene in piedi la sanità pubblica italiana.





